Dodici sedie, identiche l’una all’altra; in una di esse l’ex proprietaria, la signora Petuchova, ha nascosto dei diamanti, ma le sedie, confiscate dal governo, sono andate disperse per tutta la Russia. Ippolit Vorobjaninov, ex maresciallo della nobiltà, ora modesto impiegato comunale, per recuperare il tesoro ingaggia Ostap Bender, un detective dalle imprevedibili risorse, che è il vero, irresistibile protagonista del romanzo. Sarà Ostap Bender a mettersi a capo dell’improbabile banda, composta anche da un ex pope, e a condurre una caccia al tesoro ricca di colpi di scena e suspense, da Mosca fino al Caucaso e alla Crimea. Le brillanti avventure narrate nelle Dodici sedie (1928) serviranno da espediente per una critica pungente della vita quotidiana sovietica nel periodo della NEP. Un brillante romanzo picaresco e insieme una graffi ante satira sociale, a tratti esilarante, che ebbe un clamoroso successo di pubblico e che ha ispirato anche il cinema.