«Enuncio subito, con le parole più chiare e più semplici, lo scopo che mi sono proposto, sapendo che esso contrasta con un costume predominante ed essendo tuttavia persuaso che esso corrisponde ad un’esigenza diffusa, anche se il più delle volte inconsapevole. Intendo fornire un trattato generale di filosofia, in forme analoghe a quelle con cui cultori di altre discipline a un certo punto della loro attività di studiosi, di scrittori e di insegnanti avvertono il bisogno di coronare e integrare la precedente attività monografica mediante un’opera che rappresenti un impegno più generale con la disciplina coltivata e una forma più piena del proprio compito scientifico e didattico.
Conosco bene la ragione per la quale l’idea stessa di un trattato generale di filosofia appare oggi inattuale o addirittura strana; ed è l’identificazione dialettica di filosofia e storia della filosofia. Senonché l’effettiva attuazione di quell’unità dialettica impone un’individuazione più attenta dei due termini mediati e unificati dialetticamente e una meno sommaria risoluzione del momento teoretico nella concreta operosità storiografica».
Grazie a Maurizio per la scansione di partenza.