La perdita di una concezione unitaria del mondo ha determinato nell’etica e nella pratica contemporanee la spinta ad affrontare i problemi morali seguendo criteri diversi da quelli imposti dalla modernità, dettati dalla scelta di riempire il vuoto lasciato dalla supervisione morale della Chiesa con un codice di regole razionali che gli uomini potessero apprendere e rispettare. Bauman elabora la critica a partire dall’aporia conseguente a questa scelta, definita dall’impossibilità di separare e al tempo stesso conciliare l’autonomia degli individui e l’eteronomia delle persone.