Socrate non lasciò nulla di scritto; quanto sappiamo su di lui lo dobbiamo ai suoi discepoli, Platone e Senofonte, o ad anonimi scoliasti; il resto è frutto di mezze verità e mezze menzogne accumulatesi nel corso dei secoli. In questo libro Giovanni Reale, basandosi rigorosamente sulle fonti, ricostruisce la dirompente e “scandalosa” novità del pensiero socratico e traccia l’indimenticabile ritratto di un pensatore che scelse la morte per non rinnegare le proprie idee, per rispettare le leggi, per testimoniare la sua fede nell’immortalità dell’anima.
Il Socrate di Basettone! Grazie, molto interessante. Continuo a pensare che avesse ragione Nietzsche: nessun eroismo, Socrate bevve la cicuta perché era stanco di vivere.