La rivoluzione di Twitter: se ne è parlato per le manifestazioni in Iran nel 2009, per la Cina subito dopo, più recentemente per l’Egitto: prima ancora che lo scontento dei cittadini, il grande protagonista delle proteste sembra essere stato il web. La convinzione che le tecnologie digitali alimentino solo cambiamenti positivi e siano lo strumento perfetto per la creazione della democrazia corrisponde alla realtà? Evgeny Morozov, in antitesi al cyber-ottimismo di pensatori come Clay Shirky, spiega molto chiaramente come anche governi tutt’altro che democratici usino le piattaforme digitali piegandole ai loro fini. In Russia e in Cina gli spazi di intrattenimento online sono studiati apposta per spostare l’attenzione dei giovani dall’impegno e dalla partecipazione civile. Internet non è inequivocabilmente buona, insomma, Twitter e Facebook non hanno avuto alcun ruolo cruciale, e la rivoluzione sarebbe accaduta con o senza di loro. Pensare alla rete come a un propagatore naturale di democrazia è fuorviarne e pericoloso: per garantire forme efficaci di cambiamento sociale è necessario rimanere calati solidamente nella realtà.
Biblioteca meravigliosa!Non ho parole per ringraziarti.Volevo chiederti se di Merker, oltre a "Karl Marx", hai anche "Filosofie del populismo", e se hai altri testi di Hardt-Negri ("Comune", ad esempio)Buona giornata!
Di Merker niente a parte quello che ho già caricato. Di Negri ho Impero e Moltitudine, ma non Comune.
Grazie per avermi risposto.Proporrai "Moltitudine" un dì?
Ciao Nat,non riesco ad aprire il file RAR per via di un carattere strano al posto della lettera accentata. Si può rimediare?Grazie!gp
Corretto.
Chiedo scusa… come si scarica il file?
Clicca su link unico G. in alto a destra.
Grazie. Spero di avere fatto tutto ok.
grazie ancora.