“Marcisce anche il pensiero” è uno spaccato temporale – l’ultima mezz’ora della sua vita – del filosofo Immanuel Kant. Un grande evento per un’opera letteraria insolita e forte, come il suo autore. Sgalambro si misura con un linguaggio dai mille strati, memore della potenza dantesca. I suoi versi sono intrisi di citazioni letterarie, filosofiche, storiche, di frasi e vocaboli classici e stranieri, e in apparente contraddizione, di azioni, gesti e comportamenti quanto mai quotidiani, di dotte terminologie sposate a un turpiloquio drammatico, per dire e ridire tragicamente il male e il bene, l’alto e il basso, il nobile e l’ignobile, che sono il luogo dell’umano, quel luogo descritto o anche solo sfiorato in cui si agisce, si sente, si vive e, troppe volte, si sopravvive. Sgalambro è poesia oggi.
scusate, ma non so la pass…grazie! =)