Pubblicato per la prima volta nel 1894, Pan divenne ben presto uno dei libri più amati di Hamsun. Perché è uno dei rari romanzi moderni in cui la natura parla, nella lingua sommessa e sognante della breve estate nordica, del suo chiarore diffuso e fosforico. Ed è, insieme, l’epos di un amore impossibile che si carica sempre più di esaltazione e struggimento. Il tenente Glahn, che nelle carte trovate dopo la sua morte racconta la sfortunata passione per la giovanissima Edvarda, diventa la voce stessa di quella passione, con le sue maree incontrastabili che invadono la natura tutta e creano un amalgama dove alla fine è arduo distinguere ciò che è paesaggio e ciò che è psiche.
Un grazie va a Emilian che ha messo a disposizione il Pdf di partenza
E' da correggere l'incipit. Questo è quello corretto: “Negli ultimi giorni ho pensato al giorno perpetuo della Nordica estate. Sto qui seduto e penso a quello e a una capanna, dove abitavo, e alla foresta dietro la capanna."grazie infinite
Corretto, grazie per la segnalazione.
Grazie infinite, amico