Composto da Albert Camus prima de “Lo straniero” e lasciato intenzionalmente inedito, “La morte felice” è già opera autonoma, sguardo lucido e solidissimo sull’umano nelle sue manifestazioni più estreme. Un romanzo che un altro grande scrittore francese contemporaneo di Camus, Andre Gide, considerava la crisalide nella quale si formava la larva delle sue opere successive. Un romanzo che è dunque al contempo narrazione e progetto di narrazioni.
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