Coniato da Depretis – che voleva rassicurare la politica moderata e allargare il consenso del giovane stato estendendo il governo alla borghesia progressista – il termine “trasformismo” ha finito per indicare una prassi parlamentare consistente nel continuo scambio di voti tra maggioranza e opposizione, nei frequenti passaggi di deputati e senatori da una parte politica all’altra. Il progredire degli studi storiografici arricchisce ora il fenomeno di nuove interpretazioni. Dal connubio di Cavour fino a tempi recenti, il trasformismo – vero e proprio modello italiano – ha reso possibili scelte centriste e moderate in presenza di forze politiche fortemente antisistema e reciprocamente delegittimantesi.
Un altro libro che era nella mia lista, MI-TI-CO