“Della realtà” è un saggio filosofico che documenta un percorso di conoscenza e che alla riflessione sul pensiero di Heidegger unisce una costante attenzione alle trasformazioni della società contemporanea. E al tempo stesso il romanzo di un imprevedibile ribaltamento di prospettiva: un cambiamento che ci riguarda tutti, perché è profondamente radicato nella storia di questi ultimi decenni. Alla metà degli anni Ottanta, quando Gianni Vattimo diede spessore filosofico al postmoderno, fu accusato di essere il cantore del neocapitalismo trionfante e delle sue illusioni. La critica radicale alle ideologie e l’accento sull’interpretazione sembravano funzionali al nuovo orizzonte, sempre più dominato dal virtuale e dalla liquidità immateriale – a cominciare da quella del denaro e della finanza. In questi decenni, dopo che le ideologie sono state scardinate e abbandonate anche sull’onda del “pensiero debole”, a dominarci sono stati il principio di realtà e la presunta oggettività delle leggi economiche. Oggi, mentre il capitalismo attraversa una delle crisi più gravi della sua storia, il richiamo alla realtà, in apparenza innocente e intriso di buon senso, diventa uno strumento per imporre il conformismo e l’accettazione dell’ordine vigente. Contro questa ideologia autoritaria, rivendica Vattimo, l’ermeneutica – ovvero la costante pratica dell’interpretazione – diventa uno straordinario strumento conoscitivo, proprio perché ci consente di superare la dittatura del presente.
Per restare sull’argomento, il Manifesto del nuovo realismo di Maurizio Ferraris.
Salve,Vi sarebbe possibile condividere "Introduzione a Heidegger" di Vattimo? In rete ho trovato una versione in pdf, ma è solo scannerizzata. Grazie e continuate così, siete grandi.
Ho la stessa versione, e per il momento non ho in programma di farne l'OCR.
Ricevuto. Peccato. – Velien –