La lotta di classe è finita, sostengono alcuni. Imprese e sindacati hanno opinioni diverse ma una cosa è certa: gli operai non sono scomparsi. La tuta blu non è un residuato del Novecento, ma contiene ancora oggi storie, passioni, lotte. E soprattutto persone, uomini e donne in carne e ossa. Antonio Sciotto raccoglie le loro esperienze, entra nelle fabbriche piccole e grandi e spiega cosa sta cambiando e cosa sta succedendo: i lavoratori del Duemila appaiono disincantati rispetto alla politica e ai partiti, fanno sindacato ma spesso si compattano solo quando la loro azienda sta per chiudere. In altri casi invece si dividono: la paura di perdere il posto accende la diffidenza verso gli immigrati e alimenta politiche di esclusione, soprattutto al nord e in territori leghisti. Alcuni operai si sentono soli e disperati, se perdono il lavoro arrivano a togliersi la vita, come è accaduto pure a tanti piccoli imprenditori del Nord-Est. Altri scatenano la fantasia, e mettono in campo nuovi tipi di protesta, come all’lnnse e sull’Asinara: si arrampicano su una gru o si autorecludono su un’isola per attirare i mezzi di informazione. Ma ci sono anche operai che sognano un futuro diverso, addirittura senza la loro fabbrica: accade a Taranto, dove la città è avvelenata da una enorme acciaieria e gli abitanti si interrogano sulla possibilità di un diverso modello di sviluppo.
ciao Nat, questo file sembra corrotto, potresti controllare, per cortesia?
grazie mille, un caro saluto e grazie sempre 😉